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Dati COVID19

Analisi della situazione epidemiologica in Italia ed in particolar modo in Piemonte alla data del 1 novembre 2020.

Due le analisi effettuate: 1) Andamento dei contagi, 2) andamento dei casi ospedalizzati/in terapia intensiva.

 

1) Andamento dei contagi

 

Dalla metà di settembre si nota un aumento esponenziale del numero di positivi al COVID19 su tutto il territorio nazionale.

 

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Già a metà ottobre si sono superati i positivi della crisi di primavera e la curva con cui salgono i positivi è una curva esponenziale (caratteristica comune a tutte le epidemie).

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Si può notare come l’aumento lineare tenuto fino ai primi giorni di ottobre si è trasformato in esponenziale con un indice crescente.

 

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Nota – Crescita esponenziale

La stima dei casi totali si basa sulla considerazione che il numero di nuovi contagi dipenda linearmente dai casi attualmente attivi secondo la seguente formula:

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dN(d)=E*p*N(d)

dove

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E numero di persone esposte all’infetto

p probabilità che esposizione dia origine al contagio

N(d) casi attivi alla data d

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Se supponiamo che il prodotto E*p rimanga costante, cosa vera fino a quando il numero delle persone immuni non sarà comparabile con quello dei non ancora contagiati, possiamo scrivere:

 

N(d+1)=N(d)+E*p*N(d)

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E se esprimiamo il valore N partendo dal valore inziale troviamo la formula esponenziale.

 

N(d)=(1+E*p)*N(d)

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Il valore di E*p rappresenta quindi il coefficiente di salita dell’epidemia: più è alto e più sarà veloce.

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Questo è il valore di E*p calcolato sulla media dei positivi settimanali per i mesi di settembre e ottobre. Fino ai primi di ottobre il valore di E*p in discesa significa che la diffusione non segue una crescita esponenziale ma approssimativamente lineare. Dal primo ottobre la salita è decisa e consolida la spinta esponenziale del contagio.

Notiamo solo negli scorsi giorni una tendenza alla diminuzione, forse in seguito alle nuove restrizioni, che però per ora non rappresenta un trend essendo pochi i dati in merito.

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Confrontiamo ora i valori di E*p, indice della velocità con cui si diffonde il virus in Piemonte ed in Lombardia paragoniamola a quella italiana utilizzando sempre una media su 7 giorni.

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Sia Piemonte che Lombardia hanno valori più alti della media nazionale ma entrambe dimostrano una discesa decisa negli ultimi 10 giorni. Speriamo sia un trend in progressione.

 

 

Analizziamo ora i casi positivi in termini di percentuale sulla popolazione residente così da meglio comprendere la situazione.

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Ad inizio settembre il dato piemontese era al di sotto della media nazionale mentre oggi sia la nostra regione sia la Lombardia sono più alti del dato nazionale. In particolar modo il virus colpisce Piemonte e Lombardia in modo uniforme se considerato sulla base della popolazione residente.

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Ecco l’andamento del medesimo parametro dall’inizio della crisi. Andamenti differenti tra Piemonte e Lombardia, ampiamente sopra la media nazionale e distanti tra loro. La pandemia ha colpito prima la Lombardia ma una volta diffusi ha colpito il Piemonte in maniera analoga. Oggi i contagi sono invece molto più diffusi a livello nazionale essendo le curve più vicine. Inoltre, da metà ottobre Piemonte e Lombardia hanno la medesima salita. Si nota inoltre che le curve delle due regioni sono in netta salita rispetto al dato nazionale.

 

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2) andamento dei casi ospedalizzati/in terapia intensiva

 

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Notevoli differenze con i mesi primaverili. In marzo abbiamo avuto dei picchi con oltre il 50% dei positivi ricoverati mentre da luglio ad oggi la percentuale è quasi costante introno al 6%. Casi meno gravi quindi o cure migliori svolte anche al domicilio hanno permesso di abbassare notevolmente la pressione che il virus ha sulle strutture ospedaliere.

Una nota positiva è sicuramente il fatto che la percentuale non sale: non si sta aggravando l'aggressività del virus ma le maggiori ospedalizzazioni derivano solo dal più alto numero di positivi.

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Nel prossimo grafico troviamo l’andamento percentuale dei ricoverati sul numero di positivi a livello nazionale, piemontese e lombardo. Notiamo come la Lombardia ha una percentuale più bassa sia del dato nazionale sia del dato piemontese. In particolar modo in Piemonte abbiamo 9 ricoveri su 100 positivi mentre in Lombardia solo 5.

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Se poi consideriamo i ricoverati COVID19 in percentuale sulla popolazione residente, che dovrebbe essere una prima valutazione circa i posti letto disponibili, troviamo quanto illustrato di seguito.

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Il Piemonte ha un valore di ricoverati rispetto alla propria popolazione più alto sia del livello nazionale sia della Lombardia. Questo dato è preoccupante dato ed indica, probabilmente, che il nostro sistema sanitario andrà in difficoltà prima di altri.

 

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Dato invece allineato con la Lombardia quello dei pazienti in terapia intensiva.

 

 

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Fonte dati: Dipartimento della Protezione Civile (http://arcg.is/C1unv)

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